Dipendenti dal web a 11 anni
Medici e pediatri contro l’eccessivo consumo di internet fra i ragazzini: “Osserviamo persino i primi casi di sindrome di Hikikomori, una vera malattia che causa totale dipendenza e isolamento da giochi e persone”
Cresce in Italia la web-dipendenza negli studenti tra gli 11 e 16 anni. Secondo le ultime rilevazioni, 240mila ragazzini e adolescenti italiani passano mediamente più di tre ore al giorno dinanzi al pc, e ormai sono sempre più diffusi disturbi gravi come la sindrome di Hikikomori, prima presente solo in Giappone.
A segnalare il fenomeno è la Fnomceo (Federazione italiana degli ordini dei medici) dal suo sito.
«Purtroppo le istituzioni italiane – rileva la Fnomceo – non sembrano preoccuparsi di questo fenomeno crescente, ed è un limite evidente, giacché la realtà sociale è fatta anche e soprattutto di queste problematiche, con un’espansione clinica che valutiamo quotidianamente».
Anche i pediatri confermano l’allarme. «I dati ci dicono – spiega Luca Bernardo, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano – che bambini e adolescenti vivono troppo nel mondo virtuale. Due ore al giorno sarebbero sufficienti, invece spesso arrivano a 8-10 e ci stanno anche la notte. Inoltre sono sempre più frequenti piccoli gruppi di 2-3 ragazzi che stanno al pc per 8-10 ore di fila insieme, magari facendo finta di fare i compiti».
Anche in Europa e in Italia si registrano casi di sindrome di Hikikomori, una dipendenza che si traduce in un isolamento sociale, caratterizzato dalla costante presenza sul computer dall’uscita di scuola fino a tarda notte. Questi bambini e adolescenti frequentano la scuola con un profitto sufficiente e poi vengono completamente assorbiti dalla realtà parallela, non hanno amici se non la playstation o il computer, e trascorrono 10-12 ore al giorno, se non di più, in una dimensione virtuale. Rifiutano le attività ludiche e trasferiscono tutto in un contenitore virtuale che assorbe la loro vita. Tra 2-3 anni, stima Bernardo, «questi casi saranno più frequenti. L’anno scorso ci è capitato un solo caso, estremo, di un bambino di 12 anni ricoverato in ospedale dopo che era arrivato a stare 22 ore davanti al pc e aveva aggredito con un coltello i genitori che avevano tentato di allontanarlo dal computer».
La riabilitazione dei bambini e ragazzi web-dipendenti non è facile né breve. «In media ci vogliono dai 3 agli 8 mesi – conclude Bernardo – di terapia di supporto clinico. Da un lato bisogna `disintossicarli´, e dall’altro indirizzarli verso altri interessi. Serve anche il coinvolgimento dei genitori, che molto spesso non sono consapevoli della gravità del disturbo, né hanno le conoscenze per controllare i figli che sono più bravi di loro al pc».